venerdì 26 febbraio 2010

Minicorso in 20 post - numero 15


Minicorso in 20 post

A. 17 argomenti del programma di studio per l'esame di Treviso
44. il primo soccorso: definizione e scopi
45. valutazione pericolosità ambientale
46. comportamento sul luogo dell'incidente
47. esame infortunato
48. rischi per il soccorritore e per l'infortunato
49. arresto respiratorio: cause, riconoscimento
50. arresto cardiaco: cause, riconoscimento
51. emorragie e shock
52. traumatologia del cranio, del torace, dell'addome, delle vertebre e delle arti
53. fratture e sindrome da schiacciamento
54. alterazioni della coscienza
55. lesioni della pelle: ferite e ustioni
56. lesioni da caldo e da freddo
57. avvelenamenti
59. folgorazione
60. annegamento
B. Geografia turistica
Geografia turistica dell'Oceania
C. Legislazione turistica
DPCM 13 settembre 2002 "Recepimento dell'accordo fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome sui principi per l'armonizzazione, la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico"
D. Test delle conoscenze
Risposte alle domande del Post n.14
Quiz 15 domande del 26.02.10

A. 17 argomenti del programma di studio per l'esame di Treviso
La semplice lettura di questo articolo non può sostituire un corso di primo soccorso teorico-pratico nella formazione del soccorritore.
44. il primo soccorso: definizione e scopi
Il primo soccorso è l’aiuto che chiunque può prestare nell’attesa che arrivi un soccorso sanitario qualificato. Il primo soccorritore non si deve sostituire al soccorso sanitario qualificato ma deve solo preoccuparsi di evitare aggravamenti delle condizioni vitali del paziente.
45. valutazione pericolosità ambientale
Alterazione dell'aria
L’aria non contiene abbastanza ossigeno oppure è ricca di anidride carbonica.
Cosa fare
Far respirare all’aria aperta il soggetto se basta
In caso attivare il BLS (Basic Life Support)
L'aria è inquinata dalla presenza di gas tossici
- Ossido di carbonio (dovuto alle combustioni incomplete)
- Gas di uso domestico
- Gas minori ma sempre pericolosi: gas delle batterie dei veicoli, gas dovuti alle fogne o pozzi neri, prodotti industriali e chimici.
Comportamento nei locali saturi di gas
- Non accendere candele, fiammiferi, accendini, luci,
- Non girare interruttori di qualsiasi genere dal telefono al citofono
- Non camminare su pavimenti in pietra con scarpe ferrate
Primo soccorso
- Chiamare il 118
- Se entriamo, tratteniamo il respiro ed apriamo le finestre o rompiamo i vetri
- Uscire e re-inspirare e portare fuori la vittima
46. comportamento sul luogo dell'incidente
Cosa fare?
- Mantenere la calma
- Allontanare la folla
- Osservare la situazione individuando i rischi e le lesioni che mettono in pericolo la vita della persona
- Chiamare il 118, dicendo chi siamo, dove siamo (Via, Punto di riferimento), cosa è accaduto, quanti sono gli infortunati e quali sono le loro condizioni.
- Riflettere sulle azioni da fare, valutando l’urgenza e i rischi
Cosa non fare?
- Non mettersi in pericolo
- Non fare manovre delle quali non si è sicuri
- Non caricare l’infortunato su un auto di passaggio senza sapere che cosa ha
- Non dargli da bere né acqua né alcolici
- Non spostarlo senza motivo
- Non considerare morto un infortunato
- Agire per portare soccorso, applicando le tecniche che conosciamo
- Se ci sono più infortunati occorre esaminarli tutti e decidere la priorità d’intervento
47. esame infortunato
- Per capire se un soggetto respira l’unica cosa da fare è il GAS (Guardo, Ascolto, Sento)
- Se il soggetto respira allora il suo cuore batte.
- Se il soggetto è incosciente, privo di respiro e privo di segni di circolo, attivare il BLS
- Se è incosciente ma respira, è presente il battito, dobbiamo assicurare il mantenimento delle funzioni vitali con la PLS (posizione laterale di sicurezza) È una posizione che garantisce il mantenimento della respirazione autonoma del soggetto. Girare il paziente verso il lato leso, nel caso di lesione all'arto inferiore, sarà l’arto leso che poggia a terra. Per una lesione arto superiore, sarà l’arto leso che poggia a terra. Per una lesione toracica, il polmone lesionato poggia a terra. LA PLS non va fatta su di un paziente in cui si sospetti un trauma spinale.


48. rischi per il soccorritore e per l'infortunato
Rischi per entrambi
Durante l'intervento, il soccorritore deve pensare all'incolumità dell'infortunato e anche alla propria incolumità. Forse l'incidente è accaduto su una strada molto trafficata e il rischio di un altro incidente è alto.
Rischi per l'infortunato
In caso di apnea prolungata o di arresto cardiaco, rischia l'anossia cerebrale che può provocare ingenti danni neurologici.
In caso di emorragia massiva, l'infortunato rischia lo shock ipovolemico che, non trattata tempestivamente, porta a morte la persona in brevissimo tempo (consistente diminuzione della massa sanguigna circolante)
In caso di incoscienza dell'infortunato in posizione supina (a pancia in su), esiste il rischio di inalazione del vomito nei polmoni.
In caso di gravi ustioni, l'infortunato corre il rischio di sviluppare infezioni batteriche che portano in alcuni casi a una sepsi (processo infettivo diffuso in tutto l'organismo)
Rischi per il soccorritore
Il soccorritore rischia infezioni e contagi da parte dell'infortunato che può essere affetto da una malattia infettiva e attraverso il contatto con il suo sangue, se non ha preso le dovute precauzioni, incorrere al contagio.
49. arresto respiratorio: cause, riconoscimento



Funzione respiratoria
La respirazione assicura l’ ossigeno (O2) alle cellule di tutto l’organismo:
- Con l'inspirazione, assunzione di aria ricca di O2
- Con l'espirazione, espulsione di aria ricca di anidride carbonica (CO2)
Lo scambio gassoso avviene negli alveoli polmonari per diffusione (il gas si sposta da dove ce n’è di più a dove ce n’è di meno in base alla pressione) Tale movimento continua fino a che la concentrazione del gas in ambedue le zone non sia diventata uguale.
L’ O2 viene trasportato dal sangue nei globuli rossi dove è contenuta l’ Emoglobina, proteina che conferisce al sangue il caratteristico colore rosso. L’ emoglobina contiene ferro che si lega all’ ossigeno formando un composto chimico che prende il nome di ossiemoglobina.
Riconoscimento delle emergenze respiratorie
- Riconoscimento dell'Arresto respiratorio: Completa interruzione dei movimenti respiratori
- Riconoscimento dell'Anossia: completa interruzione dell’afflusso di ossigeno ai tessuti
Sia l'arresto respiratorio sia l'anossia sono delle emergenze respiratorie causate da:
- alterazione dell’aria respirata: ambiente chiuso, alta quota, presenza di gas velenosi
- ostruzione delle vie aeree (soffocamento): lingua afflosciata, traumi, corpi estranei, liquidi
- impedimenti polmonari: annegamento, edema polmonare, polmoniti ad ingestis
- traumi toracici: Pneumotorace
- alterazione muscoli respiratori: tetano – poliomelite, farmaci – veleni, Folgorazione
- alterazione dei centri nervosi che comandano i movimenti respiratori: ictus, arresto cardiaco, trauma cranico, farmaci – veleni - droghe
Cause dell'Asfissia
- Ostruzione delle vie aeree che può avvenire per : corpi estranei, lingua afflosciata, rigurgito gastrico.
Quando l'ostruzione è parziale, e con un buono scambio di aria, il soccorritore incoraggi a tossire senza interferire. Se invece c'è uno scarso scambio di aria, il soccorritore lo deve trattare come una ostruzione completa.
Ostruzione completa, si riconoscono i seguenti segnali: Si porta le mani alla gola e se non riesce a respirare, parlare, tossire, può morire. Chiamare il 118
- Annegamento
- Folgorazione
- Avvelenamento da Farmaci
- Alterazione della composizione dell’aria / gas tossici
- Arresto Cardiaco
Riconoscimento della insufficienza respiratoria
- Assenza dei movimenti toracici.
- Movimenti toracici asimmetrici o non uniformi.
- Impiego dei muscoli del collo.
- Fuori uscita di aria dalle vie aeree non percettibile.
- Respiro troppo rapido o lento.
- Respiro troppo profondo o troppo superficiale.
- Rumori respiratori.
- Difficoltà a parlare; Cute sudata; Pallore o cianosi; Cute rosso ciliegia nell’intossicato da CO.
50. arresto cardiaco: cause, riconoscimento
L’angina pectoris e l’infarto del miocardio sono causate da una riduzione di apporto di ossigeno al tessuto muscolare cardiaco dovute generalmente ad una ostruzione della circolazione dei vasi sanguigni che irrorano il cuore.
I danni dovuti a tale riduzione di ossigeno possono essere inizialmente reversibili (angina) per poi, perdurando la situazione patologica, divenire irreversibile con morte del tessuto cardiaco.
Fattori predisponenti sono l’ipertensione arteriosa, l’alimentazione troppo ricca di grassi, lo stress, il sovrappeso, l’abuso di fumo di sigaretta, ecc.
I principali segni e sintomi sono: oppressione o dolore intenso al centro del torace che dura più di qualche minuto e si può estendere alle spalle, al collo, alle braccia (soprattutto il sinistro), alla mandibola, alla schiena e talvolta all’epigastrio (stomaco); pallore, sudorazione e nausea, stato di confusione, agitazione, ipotensione, difficoltà di respirazione.
• Mettere in posizione semiseduta con le ginocchia piegate
• Slacciare gli indumenti al collo, vita e torace
• Chiamare il
• Tranquillizzare il paziente
• Controllo ed eventuale supporto delle funzioni vitali con tecniche di base
• Spesso il soggetto sa di essere cardiopatico, conosce i sintomi e la loro evoluzione, ha con se i farmaci e sa come assumerli. Chiedigli come puoi aiutarlo.
• Non somministrare bevande
• Non muoverlo, non farlo camminare
51. emorragie e shock
Emorragie
EMORRAGIA INTERNA
Le emorragie interne si possono solo sospettare in base alle circostanze dell’incidente e in presenza di sintomi da shock.
• Controllo ed eventuale supporto delle funzioni vitali con tecniche di base.
• Chiamare il 118
• In attesa dei soccorsi tenere l’infortunato con gli arti inferiori sollevati
• Non somministrare bevande
EMORRAGIA ESTERNA
Possono essere più o meno gravi a seconda della localizzazione, dell’entità della lesione (estensione, profondità), dell’interessamento di un vaso venoso o arterioso.
• Indossare i guanti
• Sdraiare il paziente e controllare, se necessario, le funzioni vitali
• Sollevare la parte sanguinante al di sopra del livello del cuore
• Coprire la ferita con un tampone di garza sterile o un panno pulito e comprimere intensamente
• Chiamare il 118
• Mantenere la compressione fino all’arrivo dei soccorsi
• In casi eccezionalmente gravi, se l’emorragia non si arresta con la compressione manuale, si può applicare un laccio emostatico o
meglio una fascia a monte della ferita. Il laccio può essere pericoloso perché se applicato per più di 10 minuti consecutivi può comportare il rischio di necrosi dei tessuti a valle del laccio
• Non utilizzare materiali penetranti come corde, fil di ferro ecc. come lacci
• Non rimuovere corpi estranei dal tessuto leso che potrebbero fungere da tamponi naturali
EPISTASSI
È la fuoriuscita di sangue dal naso dovuta a fragilità capillare, rinite, traumi, disturbi della coagulazione, ecc.
• Indossare i guanti
• Premere la narice interessata sul setto nasale per qualche minuto
• Tenere seduto il paziente con la testa in avanti per evitare un’ingestione di sangue
• Applicare del ghiaccio (o acqua fredda) sulla fronte o alla radice del naso
• Se l’emorragia non si arresta chiamare il
• Non reclinare il capo indietro né far soffiare il naso
• Non comprimere le narici se l’infortunato ha subito un trauma cranico
Shock
Lo stato di shock è caratterizzato da una grave caduta della pressione sanguigna, con riduzione dell’irrorazione di organi e tessuti e possibilità di danni irreversibili se prolungata nel tempo.
Le cause che possono generare lo stato di shock possono essere emorragie, ustioni estese, lesioni traumatiche gravi, reazioni allergiche, infezioni diffuse, patologie cardiache, ecc.
I principali segni e sintomi sono:
• Cute fredda, umida, pallida.
• Coscienza indebolita o perdita di coscienza nei casi gravi.
• Difficoltà nel mantenere la stazione eretta ed estrema debolezza.
• Polso debole e frequente.
• Respiro superficiale e affrettato.
• Nausea e vomito.
• Chiamare il 118
• Controllo ed eventuale supporto delle funzioni vitali con tecniche di base
• Se la causa è un’emorragia vedere
• Far assumere la posizione antishock
• Liberare da indumenti troppo stretti
• Coprire e tranquillizzare la vittima
• Non somministrare bevande o cibi
52. traumatologia del cranio, del torace, dell'addome, delle vertebre e delle arti
Trauma cranico
Il trauma cranico è un evento traumatico del capo.
Può provocare la formazione di ematoma o emorragia intracranica con conseguente compressione del cervello.
I principali segni e sintomi in caso di interessamento cerebrale sono: dolore, dal semplice mal di testa a grave sensazione di malessere, alterazione dello stato di coscienza (confusione mentale, sonnolenza, convulsioni), nausea e vomito.
I sintomi possono comparire anche dopo diverse ore dal trauma.
Se la persona ha perso conoscenza anche per breve periodo è necessario l’intervento del medico.
• Stendere il soggetto in posizione supina con il capo ben poggiato per terra
• Controllo ed eventuale supporto delle funzioni vitali con tecniche di base
• Chiamare il 118
• Applicare il ghiaccio sul capo
• Non tamponare l’uscita di sangue da naso, bocca, orecchio
• Non somministrare bevande
• Non ruotare la testa
• Non flettere la testa in avanti
• Non iperstenderla eccessivamente
Pneumotorace
Ingresso d'aria nei polmoni che proviene dall'esterno o dall'interno del proprio corpo.
Nel caso di ferita soffiante sul torace che risucchia l'aria esterna durante la respirazione facendola entrare nei polmoni.
Pronto Soccorso:
- Chiudere la ferita con una mano guantata (chiudere durante l’inspirazione; riaprire durante l’espirazione)
- Medicazione con plastica chiusa con nastro su tre lati
- Se il ferito è cosciente, fargli assumere la posizione semi-seduto. Se invece è incosciente, PLS.
Se non ci sono ferite sul torace (lesione interna)

Trauma dell'addome
Il mancato riconoscimento di una lesione addominale rimane una causa di morte frequente. La priorità nella diagnosi e nel trattamento di un trauma dell'addome non è l'accurata identificazione del tipo di lesione, ma piuttosto la determinazione dell'esistenza di una lesione intraaddominale che richiede un intervento terapeutico. Il fegato, la milza e i reni sono gli organi più frequentemente lesionati nei traumi chiusi!
I traumi penetranti (ad esempio ferite da arma da fuoco o arma bianca) sono più facilmente rilevabili ma spesso più gravi.
Distorsione
La distorsione è una lesione articolare conseguente ad una abnorme e violenta rotazione dei capi articolari.
I principali segni e i sintomi sono dolore, tumefazione e impotenza funzionale.
Lussazione
La lussazione è una lesione articolare, solitamente conseguente ad un trauma violento, caratterizzata da uno spostamento permanente dei capi ossei articolari dalla loro sede.
I principali segni e sintomi sono dolore intenso, impotenza funzionale marcata, alterazione del profilo articolare.
• Mettere a riposo l’arto con adatto bendaggio rispettando l’eventuale posizione naturale di difesa
• Applicare acqua fredda o ghiaccio sull’articolazione
• Inviare l’infortunato al Pronto Soccorso per il trattamento idoneo
• Non tentare di rimettere i capi articolari nelle sedi abituali
• Se il trauma ha interessato la colonna vertebrale non spostare la persona in attesa dell’ambulanza e non posizionare cuscini sotto la testa
53. fratture e sindrome da schiacciamento
Fratture
Le fratture sono lesioni ossee, solitamente causate da un trauma violento e diretto, caratterizzate dall’interruzione della continuità di un segmento osseo.
I principali segni e sintomi, che possono presentarsi insieme od isolatamente, sono: dolore, gonfiore, ematoma, modificazioni della forma e dell’atteggiamento dell’arto lesionato, rigidità muscolare di difesa, eventuale esposizione di un frammento osseo.
• Chiamare il 118
Nel caso di fratture agli arti:
• Mantenere immobile l’arto fratturato senza spostare monconi di fratture
• Proteggere con garze sterili o teli puliti eventuali ferite o parti ossee sporgenti
• Mettere del ghiaccio sulla zona del trauma
• Non tentare di raddrizzare gli arti
• Non spostare la persona se non è indispensabile
Nel caso di fratture alla colonna vertebrale:
• Lasciare la vittima nella posizione assunta spontaneamente
• Non spostare la persona in attesa dell’ambulanza
• Non mettere seduto
• Non piegare la schiena
• Non ruotare il collo, non fletterlo, non iperestenderlo
• Non posizionare cuscini sotto la testa
Sindrome da schiacciamento o Crush Syndrome
Si caratterizza con una compressione prolungata su una parte del corpo, uno stato di shock ed una nefropatia acuta.
Intervento
In attesa dei soccorsi, prima di estrarre l'infortunato dalle macerie o dai pesi che lo bloccano e costringono, bisogna apporre un laccio emostatico a monte della parte schiacciata per prevenire l'imponente emorragia che ne consegue e per arginare l'entrata in circolo della mioglobina.
L'infortunato va poi posto in posizione antishock. Se è cosciente è consigliabile fargli bere bicarbonato di sodio (4 cucchiaini circa in un litro d'acqua) per diminuire l'acidità che fa precipitare la mioglobina.
54. alterazioni della coscienza
- Se l'infortunato è cosciente significa che è consapevole della propria esistenza, presente nel tempo e nello spazio, è reattivo, sente o si muove. Un paziente cosciente in qualche modo vi dà una risposta. Un modo semplice di accertarsi dello stato di coscienza dell'infortunato è di prendergli le mani e di chiedergli di stringerle e di aprire gli occhi.
- Se è incosciente e respira, mettere la persona in posizione laterale di sicurezza o PLS.
La lipotimia e le crisi epilettiche sono delle alterazioni della coscienza (MALORI)
Lipotimia
Malessere improvviso con tendenza alla perdita di coscienza
Riconoscimento: sudorazione fredda, nausea, stanchezza progressiva, ronzii alle orecchie
Cause: anemia, digiuno, esaurimento, ipotensione
Pronto Soccorso:
- sdraiare l’infortunato in posizione anti shock (piedi in su con l'ausilio di una sedia)
- allentare tutto ciò che stringe
- non somministrare da bere, ma se la temperatura ambiente è alta, si può bagnare il viso con un panno umido
- non serve schiaffeggiare
E’ una condizione non grave e in genere di breve durata
Crisi epilettica
Un gruppo di neuroni produce improvvisamente segnali anomali, provocando la crisi
Riconoscimento: l’attacco può essere preceduto da fenomeni premonitori e da grida.
Il soggetto cade, o il corpo si irrigidisce per parecchi secondi, occhi rovesciati indietro, o convulsioni più - meno estese.
Il viso è contratto in una smorfia, comparse di schiuma alla bocca, pericolo di mordersi la lingua. Si possono perdere feci ed urina.
Quando le convulsioni si attenuano il soggetto ha un rilassamento totale dell’apparato muscolare.
Pronto soccorso:
- Cerchiamo di impedire al soggetto di farsi male cadendo, se possibile mettiamo gli qualcosa in bocca per evitare che si morda la lingua (né la nostra mano, né qualcosa che potrebbe soffocarlo o qualcosa di duro che può fargli rompere i denti)
- Slacciamo ciò che stringe, non cerchiamo di fermare i movimenti.
- Sosteniamolo quando si riprende.
55. lesioni della pelle: ferite e ustioni
Ferite
Le ferite sono lesioni con perdita della continuità della cute ed eventualmente dei tessuti sottostanti.
Possono essere di varia gravità, con minore o maggiore perdita di tessuto e sanguinamento.
• Lavarsi le mani con acqua e sapone ed indossare i guanti
• Lavare la ferita facendo scorrere acqua pulendola dai detriti di terra o altra eventuale sporcizia
• Disinfettarla e coprirla con garze sterili
• In caso di sanguinamento abbondante:
• fasciare la ferita, applicare del ghiaccio o ghiaccio pronto uso sulla medicazione;
• se la ferita è su un arto sollevarlo
• Non usare sulle ferite cotone idrofilo, polvere antibiotica
Ustioni
L’ustione è una lesione della pelle e della zona sottostante, provocata dal contatto con fonti di calore, elettrocuzioni, o con sostanze chimiche. La gravità della lesione dipende dalla profondità, dalla sede (viso ed occhi sono zone più delicate), dall’estensione (quando è interessata più del 25% della superficie corporea l’ustione è molto grave) e dalla natura dell’agente ustionante.
Le ustioni si classificano in:
• ustioni di primo grado: eritema con arrossamento, dolore e lieve gonfiore;
• ustioni di secondo grado: bolle e/o vescicole piene di siero con arrossamento, dolore e lieve gonfiore;
• ustioni di terzo grado: necrosi della cute e formazione di croste di colore grigio nero.
• Se i vestiti hanno preso fuoco soffocare le fiamme, utilizzando indumenti, coperte, etc.
• Irrigare a lungo e abbondantemente con acqua le parti ustionate, soprattutto se le ustioni sono d’origine chimica, così da poter rimuovere meccanicamente l’agente caustico
• Applicare sulle ustioni garze sterili
• In caso di ustioni estese mettere il soggetto in posizione antishock
• Controllo ed eventuale supporto delle funzioni vitali con tecniche di base
• Chiamare il 118
• Non utilizzare estintori per spegnere le fiamme sull’infortunato
• Non strappare gli indumenti bruciati aderenti alla cute
• Non toccare con le mani l’ustione per non infettarla
• Non spalmare oli o pomate
• Non mettere del ghiaccio sulla zona ustionata
• Non tentare di bucare le vesciche o le bolle
• Non applicare cotone sulle ustioni
• Non coprire con garze anche se sterili le ustioni sul viso
56. lesioni da caldo e da freddo
Lesioni da caldo/colpi di sole
La temperatura corporea sale rapidamente e può arrivare a 40 °C o più.
L’infortunato si sente spossato ma teso, ha mal di testa, vertigini e nausea.  Lamenta crampi agli arti inferiori, si presenta pallido o anche con colorito rosso acceso e poi cianotico.  Pelle inizialmente umida, in seguito secca; il respiro è superficiale e affannoso.  Il polso è piccolo e frequente, il soggetto può andare incontro a shock. Mettere l’infortunato in un luogo fresco in posizione semiseduta, se è cosciente dategli da bere acqua fresca. 
Lesioni da freddo
Assideramento
E’ la prolungata esposizione al freddo.
Sintomi: intorpidimento, sonnolenza, barcollamento, diminuzione della vista, perdita di coscienza.
Cosa fare:
- Portate il paziente in un luogo caldo.
- Avvolgetelo in coperte.
- Quando si sarà riscaldato, asciugatelo accuratamente e copritelo con coperte di lana.
- Controllare i parametri vitali.
57. avvelenamenti
Da farmaci
Una forte ingestione di farmaci in dosi superiori consentite possono provocare l’arresto della respirazione e l’arresto cardiocircolatorio.
Sintomi: sonno profondo fino al coma, respiro sempre più lieve, depressione psichica
Il soccorritore deve:
- Chiamare il 118 o il centro antiveleni
- Tenere sveglia la persona
- Farla vomitare solo se cosciente
- Monitorare le funzioni vitali
- In caso di incoscienza praticare la PLS
- Raccogliere del materiale rigurgitato per consegnarlo al Soccorso Qualificato.
Meglio chiamare immediatamente il centro antiveleni o il 118 se si ha dubbi sulla natura del veleno e su cosa fare!
58. morso di vipera e di animali
Vipera
Dopo circa mezz'ora dal morso e con il passare del tempo si manifestano i seguenti disturbi:
• sete e secchezza della bocca
• cefalea e vertigini
• tachicardia
• calo di pressione
• crampi
• vomito
• diarrea
• shock
Trattamenti
• rassicurare l'infortunato e mantenerlo calmo
• evitare i movimenti (aumentano la circolazione del sangue)
• effettuare un bendaggio che comprima l'arto colpito (puo' rallentare il manifestarsi dei disturbi sopra elencati di qualche ora)
• porre ghiaccio sulla zona ferita (rallenta la circolazione e attenua il dolore)
• attendere i soccorsi o raggiungere al più presto un ospedale
• se e' stato possibile uccidere il serpente, portarlo con se per farlo identificare
Cosa non fare
• l'infortunato non deve agitarsi o muoversi (per non accelerare la circolazione del sangue)
• non somministrare il siero antivipera (le statistiche dimostrano che e' più pericoloso degli effetti del morso stesso)
• non incidere la ferita (pericolo di altre lesioni o addirittura di favorire il contatto del veleno col sangue)
• non succhiare il sangue dalla ferita (il veleno puo' infettare anche da piccole lesioni delle mucose della bocca)
Animali
Un graffio o un morso di animale, quale cane, volpe, gatto, topo, criceto o scoiattolo, va curato e va tenuto sotto osservazione.
Conseguenze
Le conseguenze di un graffio o di un morso di animale sono di due tipi:
• il danno ai tessuti (dall'escoriazione, alla lacerazione)
• lo sviluppo di infezioni (anche gravi quali la rabbia o il tetano)
Trattamenti
• asportare con delicatezza eventuali lembi di stoffa o altri detriti
• lavare la zona lesionata con acqua e sapone
• sciacquare piu' volte con abbondante acqua corrente
• disinfettare con acqua ossigenata (indicata contro l’infezione tetanica)
• proteggere la zona con garza sterile
• recarsi dal proprio medico o al pronto soccorso (in base alla gravità delle ferite)
Da evitare
• l'ignorare la ferita (alcune infezioni possono essere trasmesse da animali malati anche con il solo contatto della loro saliva)
59. folgorazione
Avviene quando un intenso flusso elettrico investe il corpo umano.
Conseguenze:
- Ustioni
- Fratture
- Contrattura dei muscoli respiratori
- Perdita di sensi ma con respiro conservato
- Arresto respiratorio
- Arresto cardiaco
In caso di folgorazione, il soccorritore non deve mai toccare l’infortunato se è presente corrente, deve chiamare il 115 o 118
Se il Soccorritore è ben isolato dal terreno e non vi è più corrente, allora si può staccare l’infortunato dal contatto. Fare il BLS immediatamente.
- Se è cosciente: Posizione laterale di sicurezza
- Shock da elettricità: Posizione laterale di sicurezza e se possibile alzare gli arti inferiori
60. annegamento
Annegamento
Siti consigliati per approfondire
Primo soccorso
Trieste On Sight

B. Geografia turistica
Geografia turistica dell'Oceania
L'Oceania è un continente che ragruppa territori situati nell'Oceano Pacifico tra il Sud-est asiatico e il Sud America, che include l'Australia, la Nuova-Zelanda, la Nuova Guinea, e altre isole ed arcipelaghi.
Viaggiando viaggiando

C. Legislazione turistica
DPCM 13 settembre 2002 "Recepimento dell'accordo fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome sui principi per l'armonizzazione, la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico"
Leggi il commento sotto e rifletti sull'inapplicabilità della legge Quadro del 2001 e del relativo DPCM del 2002.
Scontro fra L 135/2001 e Cost. nuovo art.117 (2001)
La nuova legge quadro sul turismo (L. 29 marzo 2001 n. 135) ha abrogato e sostituito la legge quadro preesistente (L. 17 maggio 1983 n. 217). E fine a qui ci siamo!...

La legge 135/01 si pone nella logica della legislazione concorrente Stato-Regioni, e quindi come un telaio di principi generali e di strumenti di coordinamento, su cui le regioni dovrebbero costruire le proprie normative. E va bene ...
La nuova legge quadro si scontra, però, con i nuovi elementi di federalismo introdotti, solo qualche mese dopo, nella nostra Costituzione tramite la riforma del Titolo V.
Infatti, il nuovo art. 117 della Costituzione, modificato con L. Cost. 18 ottobre 2001 n. 3, non indica il turismo e l’industria alberghiera né fra le materie di legislazione esclusiva dello Stato, né fra quelle di legislazione concorrente Stato-Regioni. Deve pertanto ritenersi che in materia turistica sia attribuito alle Regioni un potere legislativo esclusivo. Alla luce del nuovo art. 117 Cost. saranno le Regioni, in via esclusiva. a darsi le proprie leggi in materia.
Inoltre, va osservato che, con una tecnica legislativa a dir poco infelice, l’art. 11, comma 6 della L.135/2001, stabilisce l’abrogazione della precedente legge quadro (L. 217/83) “a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto di cui all’art. 2, comma 4 della presente legge” (DPCM per la definizione dei principi e degli obiettivi per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico).
Il DPCM avrebbe dovuto essere emanato "entro 3 mesi dall’entrata in vigore della L. Quadro" (pubblicata il 20/4/01; in vigore dal 5/5/01 => DPCM entro il 5/8/2001)
Ora, dopo l’entrata in vigore del nuovo art. 117 Cost., le Regioni rivendicano giustamente la propria potestà legislativa esclusiva, sicché il suddetto decreto (DPCM 13/9/2002), emanato oltre 1 anno dopo la scadenza del termine, si limita sostanzialmente a demandare la definizione di principi e obiettivi alla Conferenza Stato-Regioni.
Conseguenze
1) per 17 mesi (da maggio 2001 a settembre 2002) abbiamo avuto 2 leggi quadro nazionali diverse ma contemporaneamente vigenti, ed entrambe già superate dal nuovo principio della potestà legislativa esclusiva delle Regioni;
2) da settembre 2002 questa schizofrenia è stata formalmente superata, ma nella sostanza le disposizioni contenute nella legge quadro vigente (L 135/2001) alimentano un conflitto istituzionale almeno potenziale e, di conseguenza la maggior parte di esse rimane di fatto inapplicate.
Se ti piace saperne di più, leggi i contenuti commentati dalla regione Basilicata - Legge Quadro sul Turismo Commenti
 
D. Test delle conoscenze
Risposte alle domande del Post n.14
1C - 2B - 3A - 4C - 5A - 6C - 7B - 8A - 9A - 10B - 11C - 12B - 13C - 14B - 15A
Quiz 15 domande del 26.02.10
1. Qual è la capitale del Nord Dakota?
A. Bismarck
B. Montpellier
C. Pierre
2. Maastricht si trova in:
A. Lussemburgo
B. Belgio
C. Paesi Bassi
3. Le agenzie di viaggio dettaglianti:
A. possono offrire sia servizi principali che complementari
B. non esistono
C. offrono solo servizi complementari
4. Qual è la capitale del Lussemburgo?
A. Ardenne
B. Lussemburgo
C. Dudelange
5. In Italia il programma agenziale di affiliazione IATA è regolato:
A. da risoluzione IATA
B. dal codice civile
C. da circolari del Ministero dei Trasporti
6. Per risorse storico-artistiche di un dato territorio si intende:
A. l'insieme di tutte le testimonianze storico-artistiche, ovvero: reperti archeologici, monumenti, manufatti artistici e opere architettoniche di pregio, sedimentatesi nel corso del tempo in quel dato territorio
B. l'insieme dei soli reperti archeologici rinvenuti in quel dato territorio
C. nessuna delle precedenti risposte
7. La città di Lecco si trova sul lago di:
A. Garda
B. Orta
C. Como
8. Se il cambio euro-sterlina britannica è 0,61, con 1000 euro si acquistano:
A. 610 sterline
B. 1639
C. 390
9. Se si vuole introdurre il proprio cane in Irlanda, è necessario:
A. un test immunologico
B. non si può introdurre alcun animale in Irlanda
C. l'albero genealogico
10. La classificazione delle residenze turistico-alberghiere:
A. non esiste la classificazione per tali strutture
B. è contrassegnata con 4, 3 e 2 stelle
C. è identica a quella degli alberghi (5, 4, 3, 2 e 1 stella)
11. Le regioni e le province autonome collaborano alla redazione e diffusione:
A. della carta dei diritti umani
B. della carta verde
C. della carta dei diritti del turista
12. La presenza della figura del direttore tecnico in una agenzia:
A. è obbligatoria
B. è facoltativa
C. è inutile
13. Qual è la capitale del Suriname?
A. Paramaribo
B. Cayenne
C. Georgetown
14. Il commissario di bordo su una nave è:
A. un ufficiale
B. un addetto ai servizi generali
C. personale esecutivo
15. Quale fra le seguenti è una città austriaca?
A. Basilea
B. Klagenfurt
C. Kosice

Questo è il 15° post della serie "Minicorso in 20 post", continua...
 
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