domenica 21 febbraio 2010

Minicorso in 20 post - numero 10


Minicorso in 20 post

A. 3 argomenti del programma di studio per l'esame di Treviso
VII. I servizi ricettivi
33. Le funzioni dell'accompagnatore nei rapporti con gli alberghi e le agenzie ricettiviste
34. La relazione finale al tour operator e la presentazione del rendiconto delle spese sostenute
35. L'emissione dei documenti fiscali necessari per regolarizzare i compensi
B. Geografia turistica
Nozioni fondamentali di geografia turistica dell'America Meridionale.
C. Legislazione turistica
Regolamento comunitario 1546/2006 del 4 ottobre 2006 in materia di nuove regole di sicurezza negli aeroporti dell'Unione Europea (trasporto liquidi)
D. Test delle conoscenze
Risposte alle domande del Post n.9
Quiz 15 domande del 21.02.10

A. 3 argomenti del programma di studio per l'esame di Treviso
33. Le funzioni dell'accompagnatore nei rapporti con gli alberghi e le agenzie ricettiviste
L'accompagnatore (AT) e l'albergatore
Non è inutile ricordare che "L’Accompagnatore turistico è colui che per professione, accoglie ed accompagna persone singole o gruppi di persone in viaggi sul territorio nazionale o estero, curando l’attuazione del pacchetto turistico predisposto dagli organizzatori, prestando completa assistenza ai turisti con la conoscenza della lingua degli accompagnati, fornendo elementi significativi e notizie di interesse turistico sulle zone di transito."
"L'accompagnatore presta completa assistenza ai turisti", anche nei momenti in cui sono alloggiati in albergo, ovviamente. Cerchiamo di essere cronologici e diciamo che ben prima di arrivare in albergo, alla lettura del programma dettagliato del "Package Tour", l'AT ha preso conoscenza del nome e dell'ubicazione della struttura (in riva al mare, in un quartiere distante dal centro abitato, ecc.), forse sa già delle sue caratteristiche (servizi in camera, navette per il centro, orari dei pasti, ecc.) o comunque si è interessato all'alloggio dei suoi accompagnati. Quello che non sa, lo chiede all'organizzatore oppure lo ottiene da altre fonti.
Farà il possibile per accertarsi che le camere sono tutte prenotate secondo la tipologia richiesta dall'agenzia e si presenterà eventualmente telefonicamente (quando lo giudica opportuno) alla direzione o alla Reception dell'albergo. All'arrivo del gruppo di cui ha dato notizie in giornata o qualche ora prima con una semplice chiamata, l'albergatore o lo staff che accoglie la comitiva sono preparati a riceverli.
Il contatto che precede l'arrivo permette di evitare disguidi (l'orario del volo spostato, il gruppo non arrivava più la sera ma ben nel primo pomeriggio per esempio), di segnalare delle intolleranze alimentari di alcuni suoi clienti, di trovare un'accoglienza più calorosa, ecc.
Entrando in albergo, si reca alla Reception per il Check-in del gruppo che cercherà di rendere più breve possibile per evitare alle persone che accompagna di aspettare, soprattutto se sono stanchi del viaggio. Si rimette al banco il voucher in cambio del servizio che verrà offerto dalla struttura ai clienti, si chiedono conferme su orari pasti, servizi …, ecc. per poi rivolgersi al gruppo per le informazioni importanti prima di rimettere loro la chiave:
- Si comunica l'orario del prossimo appuntamento a cena o poco prima per un aperitivo oppure dopo un'ora, tutto ciò dipende evidentemente!
- Si evoca che l'indomani si andrà lì oppure là senza soffermarsi troppo, solo per averlo detto già una volta. Non serve insistere con lunghe frasi su quello che può essere ripetuto diverse volte. La ripetizione è amica della memoria! E poi, loro sono in vacanza, mica al lavoro come te!
Dopo la partenza di tutti, proprio tutti i partecipanti, si termina con le procedure di registrazione al banco e si ricorda all'albergo le esigenze specifiche del gruppo per il suo soggiorno e anche per il programma dell'indomani: sveglia, orario partenza per la gita, tempo libero in mattinata, ecc. La simpatia dell'accompagnatore è dedicata soprattutto al suo gruppo che "protegge" e che vuole soddisfare e anche ai membri del personale che serviranno meglio se fiduciosi nella comprensione del tour leader. Nei suoi rapporti con la direzione deve invece usare di buon senso, essere "amico" del direttore non serve tanto, serve innanzitutto la serietà e la trasparenza nel relazionarsi col management. Si può avere bisogno di segnalare un incidente che riguarda il servizio ricettivo e in tal caso, l'AT sarà schietto e diretto, chiedendo al responsabile d'intervenire per porre rimedio. Non chiamerà immediatamente l'agenzia o il TO se capirà che si può risolvere facilmente con un poco di buon senso (nell'ordine crescente di gravità: lampada fulminata, lenzuola non cambiate, cliente che chiede di cambiare camera per il rumore degli ascensori, personale poco cooperativo, ecc.). Invece, se dopo la segnalazione di un fatto più grave (molestie da parte dello staff a uno/una cliente, discussioni animate tra i clienti e il personale del ristorante o dei piani rispetto alla scadenza del cibo o alla sporcizia dei bagni), che compromette la soddisfazione del cliente, "non si dovesse muovere una foglia" per rimediare, l'AT dovrà avvisare l'organizzatore che interverrà a distanza per parlare o scambiare comunicazioni scritte con la direzione. Quando va tutto bene o che l'albergatore è molto disponibile nei confronti del gruppo, è naturale che l'AT lo ringrazi per la qualità dei servizi e che gli offra la sua massima disponibilità, intrattenendo con il gestore della struttura un rapporto amichevole e comprensivo. Ma, gli accompagnati per l'AT, vengono sempre prima! Ricordiamoci che il Tour leader deve essere un leader, nei momenti emozionanti e belli (sono tanti!) e anche quando svolge il ruolo di rappresentante dell'organizzatore.
L'AT è ancora alla Reception, forse ha finito di parlare con il ricevimento ma è ancora lì, pronto ad accogliere eventuali lamentele da chi scende dalla camera dopo poco tempo per comunicare un problema. Se tutto va bene, anche lui si va a sistemare in camera e prepara (almeno mentalmente) il lavoro dell'indomani.
Tra l'AT e l'agenzia
Partendo con il gruppo, ha accettato una bella missione da portare a termine. Deve essere una persona responsabile di cui l'agenzia si potrà fidare, ha un fondo cassa (a volte importante), un'immagine da veicolare (quella del TO) e il compito di "curare l'attuazione del pacchetto turistico". Per avere successo, il solo impegno non basta sempre, deve chiedere all'organizzatore di metterlo in situazione di fattibilità davanti a sfide che richiedono una conoscenza del prodotto venduto e delle condizioni del contratto tra l'agenzia e il cliente. Ogni volta che gli sorge un dubbio, deve contattare l'agenzia onde evitare di sbagliare nei confronti di che ha acquistato il "viaggio tutto compreso" (ingressi al museo inclusi o no, servizi compresi nel prezzo, ecc.)
Un'agenzia soddisfatta sarà lieta di riproporre altri servizi all'AT nel futuro o gli chiederà di accompagnare gruppi o persone singole importanti, ecc.
I partecipanti contenti, tutti contenti!

34. La relazione finale al tour operator e la presentazione del rendiconto delle spese sostenute
Durante il Tour, l'AT annota al quotidiano le informazioni (qualità dei servizi, quali servizi e perché …, reazioni dei partecipanti ad una proposta, meteo ...) che dovrà ricordarsi al momento del resoconto finale che darà all'agenzia. Meglio avere scritto troppe cose, potrebbe essere importante in un Tour di più di una settimana, avere annotato le previsioni delle condizioni meteo il primo giorno se dovessero determinare l'annullamento di una traversata marittima o di un altro servizio i giorni seguenti, fornendo tutti gli elementi indispensabili a difesa dell'organizzatore relativamente al caso di forza maggiore. E solo un esempio.
Il fondo cassa servirà durante il tour a pagare in loco i servizi che i voucher non coprono e sarà bene tenere una piccola contabilità delle uscite detraendo dalla somma di partenza, le spese avute durante il soggiorno. Per le spese di natura straordinaria, oltre a giustificarle alla fine con le relative ricevute, è meglio ottenere prima il consenso di chi paga.
35. L'emissione dei documenti fiscali necessari per regolarizzare i compensi
La maggiore parte degli accompagnatori turistici emette fatture alle agenzie o alle imprese che gli forniscono il lavoro, essendo dei liberi professionisti, dietro un compenso prestabilito tra l'AT e l'agenzia.
Chi accompagna solo saltuariamente dei gruppi non dovrà aprire una partita IVA e pagare l'IRAP se non supererà 2 o 3 viaggi all'anno. D'altronde, il volume d'affari e la regolarità con la quale si esercita l'attività, determina il regime fiscale che nel caso di un professionista che non dovesse superare i 30 000 euro d'incasso annuo, sarebbe il regime dei minimi (dal 1 gennaio 2008) per esempio. Meglio informarsi all'Agenzia delle Entrate e da un commercialista prima di scegliere il regime adeguato.
Se svolge l'attività da professionista o solamente occasionalmente, il lavoratore autonomo è assoggettato alla ritenuta d'acconto. Se lavora solo occasionalmente, non apre una partita IVA e non emette fatture. È così anche per chi è dipendente di un'agenzia viaggi (rapporto più raro) o se lavora solo occasionalmente all'interno di un'associazione senza scopo di lucro, no fatture ma una semplice ricevuta.
Se lavora per un privato, sia l'AT professionista sia l'AT che non ha partita IVA, emettono rispettivamente una fattura o una ricevuta ma senza ritenuta d'acconto.
Ricordiamo che si lavori stabilmente o solo occasionalmente per un TO, l'autorizzazione regionale (patentino di abilitazione) è obbligatoria per l'esercizio dell'attività. Solo i dipendenti delle agenzie e chi lavora per il conto di un'associazione senza scopo di lucro e lo fa a titolo gratuito possono operare senza patentino.

B. Geografia turistica
Nozioni fondamentali di geografia turistica dell'America Meridionale.
Principali attrattive
Mappa del Sud America

Se leggi lo spagnolo, ti consiglio "Las Venas abiertas de América Latina" di Eduardo Galeano, da leggere dopo l'esame aspettando i risultati.. 

C. Legislazione turistica
Regolamento comunitario 1546/2006 del 4 ottobre 2006 in materia di nuove regole di sicurezza negli aeroporti dell'Unione Europea (trasporto liquidi)
il Regolamento CE 1546/2006 ha introdotto nuove regole di sicurezza negli aeroporti dell'UE per quanto riguarda ciò che i passeggeri possono portare con sé a bordo.
In tutti gli aeroporti dell'Unione Europea (UE), oltre che della Norvegia, Islanda e Svizzera, le nuove regole adottate dall'Ue il 4 ottobre 2006 con il regolamento CE n. 1546/2006, che stabilisce alcune norme comuni sugli articoli che sono ammessi a bordo degli aeromobili nel bagaglio da cabina.

In base al nuovo regolamento è consentito portare a bordo, nel bagaglio a mano, solo una piccola quantità di liquidi, in recipienti ciascuno di capacità massima di 100 millilitri o di misura equivalente, che dovranno essere inseriti in sacchetti di plastica trasparente e risigillabili con capienza massima di un litro oppure di dimensioni, ad esempio, di circa 18 cm x 20 cm.
Questi sacchetti dovranno essere trasportati separatamente dall'altro bagaglio a mano. Tra gli articoli liquidi che sarà possibile portare a bordo solo in piccole quantità vi sono: acqua ed altre bevande, profumi, gel (inclusi prodotti gelatinosi per capelli e per la cura del corpo come bagno schiuma e doccia schiuma), sostanze in pasta (incluso il dentifricio), mascara, creme, lozioni ed oli, spray, contenuto di recipienti pressurizzati (incluse schiume da barba, altre schiume e deodoranti), miscele di liquidi e solidi, nonché ogni altro prodotto di consistenza analoga.
Risposte a tutte le tue domande

D. Test delle conoscenze
Risposte alle domande del Post n.9
1B - 2C - 3A - 4A - 5C - 6A - 7A - 8B - 9C - 10B - 11B - 12B - 13B - 14A - 15B
Quiz 15 domande del 21.02.10
1. Per rilasciare un biglietto ferroviario:
A. è necessario identificare il richiedente
B. non comporta trattamento di dati personali
C. comporta il trattamento dei dati personali
2. Quanti sono i castelli della Regione Campania?
A. 25
B. 37
C. più di 40
3. Sulla strozzatura di terra che separa Mar Piccolo e Mar Grande è sorta:
A. Napoli
B. Taranto
C. Bari
4. In che provincia friulana si trova Palmanova la città-fortezza a 9 punte?
A. Udine
B. Pordenone
C. Gorizia
5. Per i non residenti in Italia, l'importazione di valuta al seguito è:
A. consentita senza dichiarazione fino a 12 500 euro
B. impossibile
C. consentita senza dichiarazione per qualsiasi importo
6. Il Museo del Prado si trova a:
A. Madrid
B. Granada
C. Barcellona
7. L'isola di San Pietro si trova in:
A. Corsica
B: Sicilia
C. Sardegna
8. Quale fra le seguenti isole fa parte delle Canarie?
A. Formentera
B. Minorca
C. La Palma
9. Come si chiama lo stretto che separa le 2 principali isole della Nuova Zelanda?
A. Stretto di Cook
B. Stretto di Magellano
C. Stretto di Nassau
10. Il D.Lgs 111/1995 regola:
A. I viaggi tutto compreso
B. La promozione del turismo in ambito comunitario
C. l'overbooking
11. La Convenzione di Parigi del 1962 è stata recepita in Italia con la legge:
A. nessuna delle 2
B. 1084/77
C. 316/78
12. Quale è il paese emiliano chiamato la "capitale del fungo"?
A. Collecchio
B. Borgo Val di Taro
C. Fomovo Taro
13. Qual è il lago più esteso dell'Italia centrale?
A. Lago Trasimeno
B. Lago di Bolsena
C. Lago di Nemi
14. Le epidemie possono essere ascritte tra le variabili generali dell'ambiente esterno che influiscono sull'andamento della domanda dei servizi di trasporto aereo?
A. Si
B. No, in quanto il calo della domanda dei servizi di trasporto aereo non è generalmente causata dal timore del contagio
C. No, la domanda dei servizi di trasporto aereo non è condizionata da fattori ambientali come le epidemie o dal mutamento dei tassi di cambio
15. Il documento assicurativo "carta verde" per gli automobilisti all'estero è riconosciuto dai paesi dell'UE occidentale, dal Marocco, dalla Tunisia e:
A. basta
B. dall'Iraq
C. dall'Iran

Questo è il 9° post della serie "Minicorso in 20 post", continua...
 
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